A scuola di… sensibilizzazione alla prevenzione della violenza di genere

Da poche settimane le scuole hanno riaperto e i nostri giovani sono impegnati quotidianamente non solo nell’apprendimento di nozioni e informazioni importanti, ma ogni singolo giorno sono attivi nel costruire abilità trasversali quali: l’ascolto, il pensiero critico, la partecipazione al lavoro di gruppo, il saper esprimere la propria opinione, affrontare il conflitto, sviluppare il senso di responsabilità per le proprie azioni, il rispetto per sè e per gli altri…
Un ricco bagaglio di abilità e attitudini che sono essenziali per la loro vita relazione di oggi e nel futuro.

I dati attuali, riguardanti i reati di violenza di genere purtroppo non sono confortanti.
Il 31 maggio 2024 il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione centrale della polizia criminale, Servizio Analisi Criminale, ha pubblicato uno studio che analizza il coinvolgimento dei giovani nel fenomeno della violenza di genere.


L’indagine riferita all’età di vittime e autori ha riguardato sia i cosiddetti reati spia/sentinella (atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenze sessuali – delitti ritenuti possibili indicatori di una violenza di genere, in quanto verosimile espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna) sia alcune fattispecie delittuose introdotte con la Legge n. 69 del 19 luglio 2019, cosiddetta Codice rosso, sia gli omicidi volontari; i dati riguardano il quadriennio 2020-2023.


Riassumendo i dati, emerge chiaramente che l’incidenza delle vittime di genere femminile resta costantemente elevata, e che la maggioranza delle vittime appartiene alla fascia di età 18-34 anni.
La lettura dei dati impone la massima attenzione alle nuove generazioni. Giovani e giovanissimi appaiono certamente coinvolti: in molti casi, è bassa non solo l’età delle vittime, ma anche quella degli autori.
L’esempio più drammatico è costituito dalle violenze sessuali.

Esaminando le vittime donne di violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme, quelle di età compresa tra 0 e 34 anni costituiscono il 76% del totale nel 2023. Emerge, tra le giovani vittime, una netta prevalenza di quelle di età tra i 18 e i 24 anni (36%). Significativa è la crescita delle vittime minori, tra i 14 e i 17 anni: dal 24% del 2020 si sale al 28% nel 2021 e ci si attesta sul 27% nel biennio successivo.

Passando all’esame dei presunti autori noti, quelli di età compresa tra 14 e 34 anni costituiscono il 36% del totale nel 2023. Analizzando tale componente, i giovani autori (14-34 anni) sono prevalentemente di sesso maschile (99%); preponderante è la fascia 25-34 anni, con oltre il 50%; quella 14-17 anni supera comunque il 10%.

Un approfondimento ulteriore dello studio riguarda la violenza sessuale di gruppo: nel 2023, le vittime di sesso femminile di età compresa tra 0 e 34 anni costituiscono il 73% del totale.

È preponderante la fascia d’età delle vittime compresa tra i 18 e i 24 anni, con il 47% del totale nel 2023, rispetto al 44% del passato. Rilevante il trend di incremento della fascia d’età più bassa, con vittime di età fino a 13 anni che raggiungono nel 2023 il 10% (contro il 4% del passato).Passando all’esame dei presunti autori noti, nel 2023 il 65% di loro ha meno di 35 anni: di questi, circa il 25% sono minorenni (14-17 anni), mentre circa un ulteriore 50% rientra nella comunque giovane fascia d’età 18-24 anni. I giovani autori (14-34 anni) sono prevalentemente di sesso maschile (98%).

Alla luce di questi drammatici dati, il nostro impegno come Centro per uomini autori di violenza si concretizzerà nei prossimi mesi nella realizzazione di eventi che coinvolgeranno in prima persona i ragazzi e che forniranno occasioni di confronto e laboratori esperienziali dedicati alla sensibilizzazione per la prevenzione della violenza di genere, attraverso la collaborazione del CAV e dei servizi territoriali.



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